Ciao a tutti ragazzi, eccoci arrivati all’articolo finale di questo bellissimo progetto.
Nel corso dei 4 articoli che si sono susseguiti abbiamo visto crescere questa vasca con uno step by step del suo percorso, e abbiamo imparato a conoscere alcune tecniche di Wabyscaping che ci permettono davvero di creare qualsiasi cosa, senza dare freno alla nostra fantasia… abbiamo coltivato delle piante fatte radicare direttamente su una radice tenuta fuori dall’acqua.. e abbiamo creato una tipologia di vasca dove la zona emersa, più forte e dominante, si sposa in modo molto naturale e armonioso con la parte sommersa dell’allestimento.
Colgo l’occasione di questo ultimo articolo per ripercorrere brevemente con qualche immagine la storia e la crescita di questa vasca:
Piante inserite:
o Ophiopogon Kyoto;
o Bucephalandra mini Catherina;
o Anubias Petit;
o Christmass Moss;
o Cryptocoryne Parva;
o Elocharis Acicularis;
o Elocharis Sp. Minima;
o Ludwigia Glandulosa Red;
o Hygrophila Polysperma Roseanerving;
o Rotala Colorata;
o Hydrocotyle Sp. Japan;
o Juncus Repens.
Come potete vedere la crescita è stata veramente importante.. ed è stato un susseguirsi di periodi con grande ripresa vegetativa a periodi con più calma… come avevo appunto accennato anche nell’articolo precedente il protocollo di fertilizzazione è stato personalizzato e gestito in modo direttamente proporzionale alla risposta delle piante.
Manutenzione e Potature:
La manutenzione che mi ha richiesto questa tipologia di vasca è la seguente ed è da considerarsi con cadenza settimanale:
0 Cambio acqua costante in ragione del 25% – circa 20/25 litri;
0 Aspirazione e pulizia della sabbia;
0 Pulizia dei muschi;
0 Rimozione manuale e aspirazione delle alghe filamentose (c’è stato un periodo di circa 20 giorni durante la fase di maturazione che erano comparse in vasca);
0 Controllo del sistema di irrigazione (tubo poroso) e dello stato radicale delle piante coltivate sulla radice nuda, le radici devono risultare sempre bianche e di buona consistenza, indice che la salute è buona;
0 Controllo presenza muffe e attacchi funginei pericolosi soprattutto tra le piante in coltivazione emersa, quotidianamente verifico che tra i cespugli e soprattutto alla base degli stessi dove l’aria compie fatica a circolare liberamente, che non si creino zone di alta umidità con appunto scarsa ossigenazione.. ambiente favorevole alla formazione di attacchi patogeni e funginei molto pericolosi;
0 Controllo presenza di parassiti quotidianamente sulla parte di coltivazione emersa;
0 Pulizia delle rocce tramite uno spazzolino;
0 Pulizia dei vetri con l’aiuto di una tessera in plastica o della semplice lana di perlon;
0 Potatura delle piante in emersione, sfoltimento frequente dei cespugli per permettere alle piante di “respirare” e scongiurare zone umide e con scarso arieggiamento;
0 Potatura dei muschi, per mantenerli bassi e promuovere un radicamento diretto sulla radice;
0 Sostituzione della sabbia, in particolare il primo centimetro direttamente a contatto con la colonna d’acqua, perché inevitabilmente con il tempo si sporca e perde brillantezza, da eseguirsi all’occorrenza con cadenza trimestrale;
0 Pulizia settimanale della spugna che protegge la pompa per l’impianto di irrigazione con tubo poroso, per evitare che il tubo stesso si saturi.
Fertilizzazione quotidiana, indicativamente come da tabella qui sotto indicata:
Valori dell’acqua:
o pH = 6,8/7;
o GH = 10°;
o KH = 4°;
o NO2 = 0 ppm;
o NO3 = 0 ppm;
o PO4 = 0,5 ppm;
o K = teorico, somministrato tramite la fertilizzazione e non misurato: intorno ai 15/20 mg/l;
o Fe = 0ppm (non misurabile);
o CO2 = 25ppm;
Temperatura ambiente senza termoriscaldatore intorno ai 21/22 °C.
Note:
Non sono particolarmente amante dei test dell’acqua.. ma siccome questo è un progetto atto a testare la linea di fertilizzazione del protocollo super esperti, mi sono imposto con cadenza settimanale (durante il primo mese e quindicinale nei mesi successivi) di fare i test per cercare di capire come reagiscono le piante dopo ogni somministrazione dei fertilizzanti e per quanto tempo restano a disposizione.
Ho avuto particolare difficoltà nel mantenere costanti in vasca almeno un minimo di macro elementi.. evidentemente la presenza di piante emerse assorbe gran parte dei nutrienti presenti in colonna abbassandomi sempre in maniera esponenziale la loro concentrazione.
Per questo determinato motivo sono a ribadire il concetto che per sostenere un piano di fertilizzazione idoneo per vasche di questo tipo, si deve capire più o meno la capacità di consumo della vasca e la velocità di crescita delle piante.
Bio_sistema E’quo
Una considerazione molto importante, e da non sottovalutare è la costruzione del Bio-Sistema creato con i prodotti E’quo.
L’azienda fornisce prodotti di altissima qualità in ambito biologico, l’utilizzo di Bacterya, associato a Bio-alganex, Nutrobact e Remover NH3, ad ogni cambio acqua aiuta in maniera efficace a prevenire attacchi funginei e/o patogeni nella zona emersa, e aiuta soprattutto a prevenire la formazione di alghe e/o cianobatteri in acqua..Bio-alganex se utilizzato con particolare costanza e precisione, elimina le spore algali presenti in acqua e colonizza la vasca ed il filtro con colonie batteriche selezionate. Bio-Soil inserito durante la fase di costruzione del fondo, permette fin da subito un instaurarsi di colonie batteriche forti nel substrato, che garantiranno alle radici una crescita sana.
L’equilibrio biologico raggiunge in breve tempo una stabilità, garantendo quindi un bio-sistema efficace.
Dobbiamo cercare di ricreare quello che la natura opera in un tempo estremamente grande in modo più veloce, e soprattutto in modo efficace e sicuro.. ricordandoci sempre che un bio-sistema racchiuso in 5 vetri subisce costantemente delle inevitabili variazioni.. vuoi per i cambi acqua che facciamo, vuoi per il fatto che inseriamo le mani in acqua e diventiamo quindi portatori di batteri e/o spore dannose in vasca… capite bene che mantenere attivo e costantemente rinnovate le colonie batteriche diventa di fondamentale importanza per garantire un bio-sistema duraturo e in equilibrio.
Permettetemi un grandissimo ringraziamento alla E’quo S.r.l. nelle persone di Mauro Calabrese e sua moglie Natasha Grishcenkova, perché hanno voluto continuare a credere nelle mie capacità, e hanno dimostrato per l’ennesima volta che sono proprietari di una azienda che è in continuo movimento, non ha paura di mettersi in gioco e non teme nessun confronto.
Ciao a tutti
Roberto Bielli